XI Incontro nel Territorio del Comitato Leonardo a Bologna con IMA SpA

Comunicati Stampa   07 Luglio 2017

 

Design, know how artigianale e qualità: gli investitori esteri attratti dalle aziende dell’Emilia Romagna

All’incontro promosso dal Comitato Leonardo e IMA Spa, un dibattito su opportunità e prospettive dell’apertura ai capitali stranieri per le imprese della Regione. I settori industriali maggiormente interessati dalle acquisizioni Consumer e Industrial Market

 

 

Bologna, 6 luglio 2017 – Qualità, esclusività, design e know how artigianale legati ai marchi emiliani sono i principali fattori di attrattività del capitale estero nel territorio regionale: lo conferma una ricerca realizzata da KPMG per il Comitato Leonardo, dedicata al tema dell’apertura del capitale delle imprese italiane agli investitori esteri con un focus sulle potenzialità per l’industria dell’Emilia-Romagna, presentata questa mattina a Bologna. L’appuntamento, promosso dal Comitato Leonardo in collaborazione con IMA Spa, rientra nell’ambito degli incontri territoriali che il Comitato organizza periodicamente con aziende associate allo scopo di favorire il confronto tra le imprese del territorio, le Istituzioni e le associazioni di categoria.

All’incontro, ospitato nella suggestiva cornice del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, hanno preso parte la Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, il Presidente di IMA Spa Alberto Vacchi, il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini, l’A.D. di Philip Morris Manufacturing & Technology Mauro Sirani Fornasini, gli imprenditori Sonia Bonfiglioli (Presidente Gruppo Bonfiglioli), Adolfo Guzzini (Presidente iGuzzini Illuminazione) e Sergio Sassi (A.D. Emilceramica). Ha moderato i lavori il Prof. Franco Mosconi dell’Università degli Studi di Parma.

Tra i soci del Comitato Leonardo, nato nel 1993 per rafforzare l’immagine di eccellenza dell’Italia nel mondo, sono presenti 160 aziende il cui fatturato complessivo è di oltre 330 miliardi di euro, con una quota all’estero pari al 55%. Le 19 aziende emiliane associate al Comitato Leonardo vantano un fatturato complessivo di oltre 25 miliardi di euro, con una quota export del 44%.

In Emilia-Romagna, secondo quanto emerge dalla ricerca, si è registrata negli ultimi due anni una ripresa delle operazioni di M&A (merger and acquisition): il mercato Estero su Italia ha rivestito un ruolo importante nell’ambito del mercato M&A regionale, comportando dal 2011 un afflusso di capitale nel territorio di circa 9,1 miliardi di euro. Per quanto riguarda i Paesi di provenienza degli investitori esteri nella Regione, continuano a ricoprire un ruolo rilevante quelli storici come USA, Francia e Germania, ma si affacciano anche qui nuovi investitori provenienti dai Paesi asiatici (Cina e Giappone).

Tra il 2011 e il 2016, gli investimenti esteri in Emilia-Romagna si sono concentrati prevalentemente nei settori industriali Consumer e Industrial Market: nel primo l’operazione principale ha riguardato la cessione di Parmalat al gruppo francese Lactalis, mentre nel secondo le operazioni sono state legate principalmente al settore dell’automotive.

La ricerca di KPMG per il Comitato Leonardo evidenzia come a livello Regionale, così come sul piano nazionale, le operazioni di M&A Estero su Italia hanno quasi sempre effetti positivi sulle imprese acquisite, sia sotto l’aspetto economico, sia su quello dimensionale, sia infine su quello della produttività. Inoltre, sul territorio come a livello nazionale, attraverso l’impatto sulla produttività del lavoro, le operazioni di M&A influenzano positivamente la crescita del PIL.  

L’Emilia-Romagna è un territorio che esprime alcune delle migliori eccellenze del made in Italy, soprattutto nei settori industriali dell’automotive, della meccanica e dell’alimentare, caratterizzate da know how, livello di qualità dei prodotti e capacità artigianale unici e da una forte vocazione all’internazionalizzazione, con oltre 56 miliardi di export nel 2016. Oltre il 10% delle imprese esportatrici a livello nazionale hanno sede qui” ha dichiarato la Presidente del Comitato Leonardo, Luisa Todini. “L’apertura agli investimenti esteri è un aspetto positivo, che testimonia la capacità attrattiva di un territorio e che attiva spesso processi virtuosi, con la creazione di valore industriale e l’apporto non solo di nuovi capitali, ma anche di nuove capacità manageriali e governance più efficaci nella gestione d’impresa, senza perdere il valore più importante, l’identità di marca che contraddistingue il Made in Italy nel mondo”.

 

Alberto Vacchi, Presidente di IMA, ha così commentato: “Siamo lieti di ospitare a Bologna l’XI Incontro con il Territorio del Comitato Leonardo. L’evento rappresenta l’occasione per uno scambio di vedute sul tema dei capitali e degli investitori esteri in un territorio che si caratterizza da sempre per la presenza di formidabili competenze che hanno generato un complesso sistema industriale che potremmo definire di “cluster” integrati nella meccanica avanzata e in altri settori. La capacità di fare innovazione è prioritaria per le nostre imprese, così come la capacità di attrarre investitori esteri è fondamentale per lo sviluppo del territorio e per la creazione di nuovi posti di lavoro. Nel corso dell’incontro saranno illustrati alcuni esempi eccellenti che caratterizzano il nostro tessuto industriale, le principali istanze degli stakeholder territoriali e le proposte che possono diventare la base progettuale per l’attrazione di investimenti esteri”.

Il Comitato Leonardo (www.comitatoleonardo.it) è nato nel 1993 su iniziativa comune del Sen. Sergio Pininfarina e del Sen. Gianni Agnelli, di Confindustria, dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE) e di un gruppo d’imprenditori con l’obiettivo di promuovere e affermare laQualità Italia” nel mondo. Oggi associa 153 personalità tra imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura, avvalendosi del patrocinio e della collaborazione degli Organi Istituzionali preposti alla promozione delle aziende italiane all’estero. Il Comitato Leonardo non vuol essere solo una mera vetrina per valorizzare il Made in Italy, ma si propone con un ruolo attivo attraverso svariate iniziative, tra cui la concessione di borse di studio a laureandi su temi legati all’internazionalizzazione.

Fondata nel 1961, IMA (www.ima.it) è leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè. Il Gruppo, presieduto da Alberto Vacchi, conta oltre 5.200 dipendenti, di cui oltre 2.600 all’estero, ed è presente in circa 80 paesi, sostenuto da un’ampia rete commerciale composta di 29 filiali con servizi di vendita e assistenza e più di 50 agenzie. Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi consolidati pari a 1.310,8 milioni di euro e una quota export superiore all’86%. Il Gruppo si avvale di 39 stabilimenti di produzione tra Italia, Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, India, Malesia, Cina e Argentina. IMA S.p.A. è quotata alla Borsa di Milano dal 1995 ed è nel segmento STAR dal 2001. Il Gruppo IMA è titolare di oltre 1.400 tra brevetti e domande di brevetto attivi nel mondo.

 

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