Made in Italy: il Comitato Leonardo premia le eccellenze

Comunicati Stampa   23 Febbraio 2018

I Premi Leonardo 2017 conferiti oggi a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica.
Consegnati anche i Premi di Laurea 2017, riservati ai giovani talenti più meritevoli

 

  • Il Premio Leonardo a Adolfo Guzzini, Presidente iGuzzini Illuminazione
  • Il Premi Leonardo Qualità Italia a Astaldi, Herno, Kiton, Santa Margherita Gruppo Vinicolo
  • Il Premio Leonardo Start up a Panoxyvir
  • Il Premio Leonardo International a Toshiaki Higashihara, Presidente e AD di HITACHI

Roma, 23 Febbraio 2018 – Sono stati consegnati oggi a Palazzo Barberini, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i Premi Leonardo 2017, riconoscimenti alla qualità e al valore delle aziende italiane conferiti ogni anno dal Comitato Leonardo. Alla cerimonia erano presenti il Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto, il Presidente dall’Agenzia ICE Michele Scannavini e il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.

L’iniziativa è promossa dal Comitato Leonardo, nato 25 anni fa, nel 1993, dall’idea comune del Sen. Sergio Pininfarina e del Sen. Gianni Agnelli, dell’Agenzia ICE, di Confindustria e di un gruppo di imprenditori, con l’obiettivo di diffondere e rafforzare l’immagine di eccellenza dell’Italia nel mondo. Nel 2017, le sole aziende del Comitato Leonardo hanno raggiunto un fatturato complessivo di oltre 321 miliardi di euro, circa il 19% del PIL italiano, con una quota export media che supera il 51%.

I Premi Leonardo, a cui si è aggiunto da pochi anni il Premio Start-Up, rappresentano sin dal 1995 il riconoscimento del saper fare italiano, della qualità e unicità dei nostri prodotti, la celebrazione di storie di creatività di veri Ambasciatori del Made in Italy nel mondo” ha dichiarato Luisa Todini, Presidente del Comitato Leonardo. “Per fronteggiare le sfide del futuro, quelle dell’innovazione, delle competenze e della competitività sui mercati vecchi e nuovi, è sempre più necessario fare Sistema. Gli investimenti esteri possono aiutare le società italiane ad accelerare i processi di innovazione in un processo win-win, come dimostra il caso dell’acquisizione di AnsaldoBreda e del capitale di maggioranza di AnsaldoSTS da parte di Hitachi, una case history di successo che oggi celebriamo con il Premio Leonardo International a Toshiaki Higashikara. Il Made in Italy supera le crisi e cresce nel mondo perché gli imprenditori italiani uniscono talento e passione” ha concluso Luisa Todini. “L’uno insieme all’altra generano l’eccellenza su cui il mondo intero ambisce ad investire. Il Governo e le istituzioni hanno il dovere di porsi l’obiettivo di consolidare tutto questo“.

Il mondo apprezza e ricerca sempre di più lo stile, l’innovazione e la sostenibilità dei nostri prodotti, frutto non solo della creatività e delle intuizioni degli imprenditori italiani, ma anche della loro passione e del loro rigore” ha dichiarato Michele Scannavini, Presidente dell’Agenzia ICE. “Lo testimonia l’aumento del 7,4% delle nostre esportazioni nel 2017, che segna la crescita più elevata negli ultimi sei anni. Dobbiamo quindi continuare a sostenere il Made in Italy nella sua conquista di quote di mercato nel mondo, cogliendo appieno tutte le opportunità, anche offerte dal commercio digitale nel quale risiedono potenzialità ancora parzialmente inespresse. Se digitalizzazione e sostenibilità saranno nei prossimi anni i temi chiave di sviluppo nell’industria e nel commercio, le qualità dei nostri imprenditori rimangono un vantaggio competitivo che l’Italia deve continuare a supportare e valorizzare, come sistema coeso e convinto delle proprie potenzialità. Il mondo ha sempre più voglia di Italia e tutti noi insieme, pubblico e privato, dobbiamo mettere in campo le energie, l’impegno e le competenze per la crescita delle nostre imprese nel mondo”.

Quando entrano in gioco equilibrio, bellezza e innovazione entra in gioco l’Italia. E il Premio Leonardo è il simbolo di quello che siamo. Dell’Italia che si afferma sui mercati internazionali, che
stupisce ed è ammirata. In qualche caso imitata”, ha affermato Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria. “Questo Premio è anche l’occasione per fare un racconto diverso del nostro Paese, che gode all’estero di una reputazione molto superiore a quella riconosciuta in casa propria. Ed è uno stimolo importante perché l’Italia impari a fare i conti con le sue potenzialità”.

Il Premio Leonardo 2017, riservato ad un personaggio che si sia particolarmente distinto nel promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo, è stato conferito quest’anno a Adolfo Guzzini, Presidente di iGuzzini Illuminazione: “l’uomo della luce come strumento di innovazione sociale”, che grazie alla luce ha reso possibili operazioni di restauro percettivo su capolavori come l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci e che per primo ha sensibilizzato l’opinione pubblica sul fenomeno dell’inquinamento luminoso. Con iGuzzini oggi porta la creatività, l’innovazione e il made in Italy in ogni parte del mondo.

I Premi Leonardo Qualità Italia 2017, che premiano qualità e vocazione all’export, sono stati assegnati a 4 eccellenze made in Italy di diversi settori industriali: Astaldi S.p.A (Presidente Paolo Astaldi), una delle più importanti realtà internazionali nel campo della progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture pubbliche e grandi opere di ingegneria civile; Herno S.p.A (Presidente Claudio Marenzi), eccellenza del Made in Italy oggi riconosciuta dal mondo della moda come sinonimo di urban outerwear; Kiton (Ciro Paone S.p.A., Presidente Ciro Paone), azienda nata nel 1968 con l’ambizioso obiettivo di affermare nel mondo i valori dell’eleganza e del bel vestire caratteristici della alta sartoria partenopea; Santa Margherita Gruppo Vinicolo S.p.A. (Presidente Gaetano Marzotto) uno dei poli più significativi dell’enologia italiana, con circa 20 milioni di bottiglie vendute ogni anno in 90 Paesi
del mondo.

Anche quest’anno il Comitato Leonardo, in collaborazione con il MISE e l’Agenzia ICE, ha assegnato il Premio Leonardo Start up ad una realtà ad alto tasso di innovazione: Panoxyvir, fondata da un team di ricercatori italiani, integrato da esperti nei vari settori della produzione farmaceutica, promotore di un progetto innovativo che riguarda lo sviluppo di un farmaco per la prevenzione e il trattamento delle infezioni da Rhinovirus: in particolare, l’idea di impresa della start up si basa sul proporre come potente antivirale un prodotto del metabolismo del colesterolo. Il team Panoxyr ha effettuato scoperte rivoluzionarie in questo ambito, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti a livello sia nazionale che
internazionale.

Il Premio Leonardo International è stato conferito a Toshiaki Higashihara, Presidente e Amministratore Delegato di Hitachi, che al vertice dell’azienda giapponese ha contribuito a rafforzare le relazioni economiche e commerciali tra l’Italia ed il Giappone. Nel 2015, infatti, sotto la guida di Toshiaki Higashihara, Hitachi ha concluso l’operazione di acquisto di AnsaldoBreda e del capitale di maggioranza di Ansaldo STS.

Come ogni anno, la Cerimonia è stata anche l’occasione per consegnare gli 11 Premi di Laurea, finanziati da imprenditori soci del Comitato Leonardo, iniziativa che ogni anno, da 20 anni, premia le migliori tesi sull’eccellenza del Made in Italy in diversi settori: dalla moda alla sostenibilità, dalla meccanica alla nautica, dal design del gioiello fino allo sport e alla valorizzazione e internazionalizzazione delle imprese italiane.

I vincitori dei Premi Leonardo 2017

Premio Leonardo 2017

Adolfo Guzzini – Presidente iGuzzini Illuminazione

Nato a Recanati il 12 febbraio 1941, Adolfo Guzzini è l’uomo della luce come strumento di innovazione sociale, che grazie alla luce ha reso possibili operazioni di restauro percettivo su capolavori come l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci e che per primo ha sensibilizzato l’opinione pubblica sul fenomeno dell’inquinamento luminoso. Figlio di Mariano Guzzini, nel 1964 inizia a dirigere l’azienda di illuminazione d’arredo fondata quattro anni prima dai fratelli in un garage di Recanati. In breve tempo, la trasforma radicalmente, creando il settore dell’illuminotecnica in Italia e adoperandosi per la diffusione di una nuova cultura della luce e la formazione di nuovi professionisti capaci di progettare regie luminose. Con iGuzzini, imposta un’organizzazione internazionale che oggi porta la creatività, l’innovazione e il made in Italy in ogni parte del mondo, ottenendo riconoscimenti per il design e l’innovazione come il Compasso d’Oro e numerosi altri premi internazionali. Convinto promotore di un sistema imprese sinergico e collaborativo, si impegna personalmente nell’attività associativa, come cofondatore e presidente di AIFAI (poi Assoluce) e del Gruppo Arredo Urbano di Federlegno Arredo.

Consigliere in Cosmit, ricopre incarichi a livello nazionale in Confindustria, nell’Associazione Italiana di Illuminotecnica, nell’Associazione per il disegno industriale, nell’Istituto Nazionale Architettura e nell’Istituto Adriano Olivetti. Con trent’anni di anticipo sulle linee guida internazionali dell’industria della luce, già negli anni 80 conduce iGuzzini a sviluppare il tema della luce biodinamica, attivando collaborazioni con l’università americana di Troy e il CNR. Nel 1998 promuove la costituzione dell’archivio storico delle imprese del Gruppo Guzzini, il primo archivio storico web in Italia, Bene di interesse storico. Attivo promotore del territorio, oltre a creare sinergia tra imprese, scuole e università, dal 2001 supporta l’Istituto Tecnico di Recanati, che ha portato da 350 a 800 iscritti. Attraverso la squadra di calcio Recanatese e la scuola tennis del circolo Francesco Guzzini, promuove un innovativo modello di sviluppo sociale attraverso lo sport dedicato ai giovani. Cavaliere del Lavoro e Laurea Honoris Causa in Economia Internazionale, è stato Presidente del Consiglio Nazionale del Design dal
2009 al 2011. Nel 2016 è stato insignito del Premio scientifico “Capo D’Orlando” sezione “Scienza ed Industria”. Attualmente, oltre alla presidenza di iGuzzini e Fimag, è Presidente INARCH (Istituto Nazionale Architettura) e Presidente onorario ISTAO.

Premi Leonardo Qualità Italia

Astaldi S.p.A – Presidente Paolo Astaldi

Il Gruppo Astaldi, presieduto da Paolo Astaldi, è una delle più importanti realtà internazionali nel campodella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture pubbliche e grandi opere di ingegneria civile, nei comparti Infrastrutture di Trasporto, Impianti di Produzione Energetica, Edilizia Civile e Industriale, Impiantistica, Operation & Maintenance. Il Gruppo nasce nel 1922 e si posiziona oggi tra i primi 50 International Contractor a livello mondiale e tra i primi 20 in Europa, con una consolidata leadership in Italia e all’estero. Può contare su un portafoglio ordini totale di oltre 27 miliardi di euro e 11.510 dipendenti, con un fatturato di oltre 3 miliardi, prodotto per l’84% all’estero, prevalentemente in USA, Canada, Est Europa, Turchia, America Latina. Un posizionamento globale che ha acquisito anche grazie alla costante innovazione di processo e al continuo investimento in formazione, che gli consentono di confrontarsi con successo con grandi sfide progettuali e realizzative, in Italia e all’estero.

Tra le tante opere realizzate, spesso espressione di un connubio perfetto tra funzionalità ed estetica, abbiamo il Terzo Ponte sul Bosforo, il più lungo e largo ponte sospeso al mondo, ma anche il Polo Fieristico di Rho-Pero a Milano, simbolo moderno dell’eccellenza italiana, firmato da Massimiliano Fuksas; la Stazione Toledo della Metropolitana di Napoli, premiata come la più bella e spettacolare d’Europa, realizzata con Oscar Tusquets Blanca; la Stazione AV Napoli-Afragola di Zaha Hadid.

Guardando al futuro, in Cile sta realizzando l’ELT, il più grande telescopio ottico al mondo, mentre negli Stati Uniti sta portando avanti uno dei più importanti progetti in esecuzione in California, per la realizzazione di una tratta della Interstate-405 di Los Angeles.

Herno S.p.A – Presidente: Claudio Marenzi

Fondata nel 1948 a Lesa sulla foce dell’omonimo fiume che di li a poco si immette nel Lago Maggiore, Herno rappresenta da 70 anni una delle eccellenze del Made in Italy con una storia di evoluzione continua: dai primi impermeabili dell’immediato dopoguerra, alla produzione per conto dei marchi dell’alta moda negli anni 80 e 90, alla più ampia collezione attuale, oggi Herno è riconosciuta dal mondo della moda come sinonimo di urban outerwear. Dal 2005, è la guida della seconda generazione di Claudio Marenzi che segna la svolta verso la crescita internazionale con un lavoro di valorizzazione del marchio di famiglia attraverso investimenti costanti in ricerca, in tecnologia, in progetti di ecosostenibilità come l’unico studio, e relativa produzione, del primo capo in Europa certificato Made Green in Italy. Il tutto sempre combinato ad una corretta dose di tradizione sartoriale. Con oltre iI 70% di ricavi dai mercati esteri, un fatturato che sfiora i 100 milioni di euro, una redditività attestata attorno al 15%, 170 posti di lavoro nella sede di Lesa, 800 posti nella distaccata produzione in Sicilia in cui si confezionano i cashmere double, Claudio Marenzi, già Presidente di SMI, attuale presidente di Confindustria Moda e Pitti Immagine, lavorando con incessante determinazione sul rinnovamento dei processi di produzione, ha portato Herno ad essere pioniere nell’introduzione di tessuti sempre più performanti pur restando un’azienda che continua ad onorare le straordinarie risorse del tessile Made in Italy e a far dialogare tradizione e innovazione.

Kiton (Ciro Paone S.p.A.) – Presidente: Ciro Paone

Il brand Kiton è stato fondato da Ciro Paone ad Arzano, in provincia di Napoli, nel 1968, con l’ambizioso obiettivo di affermare nel mondo i valori dell’eleganza e del bel vestire caratteristici della alta sartoria partenopea. Nel mondo Kiton tutto ruota intorno alla qualità dei tessuti, autentica fonte di ricerca e di ispirazione per raccontare la propria storia di stile in ogni stagione. Per la realizzazione dei suoi capi, Kiton utilizza fibre naturali, le uniche idonee a dar vita ad abiti di grande qualità, e lavorazioni compiute a mano, rispettando la delicatezza e la raffinatezza del tessuto.

La giacca Kiton, è opera di alta sartoria, 25 mani diverse per realizzarla, in ventuno ore, per produrne circa 85 in un giorno. L’artigianalità è un’arte, un lavoro fatto di metodo e dedizione in cui ogni singolo dettaglio è elemento distintivo. Oggi all’interno del proprio lanificio acquistato nel 2009, l’azienda di Ciro Paone può sperimentare fantasie, texture e nuove mescolanze di fibre naturali al fine di ottenere filati, coloriture e intrecci unici. Il valore dell’eccellenza Kiton non si declina esclusivamente nella produzione. Dalla necessità di preservare una cultura sartoriale eccezionale e celebre in tutto il mondo ed assicurare la continuità di una tradizione senza tempo, nasce nel 2000 la Scuola d’Alta Sartoria Kiton. Oggi Kiton è una realtà aziendale affermata
in cui lavorano circa 800 persone, che conta 53 boutique monomarca in oltre 20 Paesi e con un programma di nuove aperture molto ambizioso per i prossimi anni.

Santa Margherita Gruppo Vinicolo S.p.A.– Presidente: Gaetano Marzotto

Fondato nel 1935 da Gaetano Marzotto, Santa Margherita Gruppo Vinicolo raggruppa dieci diverse tenute in alcune tra le regioni più belle dell’enologia italiana: Veneto Orientale, Conegliano-
Valdobbiadene, Trentino-Alto Adige, Lugana, Franciacorta, Chianti Classico, Maremma, Sicilia e Sardegna. Rappresenta uno dei poli più significativi dell’enologia italiana, circa 20 milioni di bottiglie vendute ogni anno in 90 Paesi del mondo. Santa Margherita Gruppo Vinicolo è una delle realtà più innovative del vino italiano, protagonista del cambiamento del gusto del vino nel mondo e della rinascita della produzione nazionale dopo il crollo degli Anni Ottanta. A Santa Margherita, omonima cantina del Gruppo, ed al genio creativo del suo fondatore, si deve infatti la “via italiana” al Pinot Grigio che ha cambiato il sentiment dei wine-lover internazionali rispetto al vino, creando una vera e propria tipologia produttiva che dal 1961 continua a crescere senza interruzioni e che ha aperto la via dei mercati globali a tantissime cantine italiane. Dai primi Anni Cinquanta, inoltre, Santa Margherita è capofila tra gli sperimentatori, di quelli che immaginavano il Prosecco spumante, così come oggi, tutti lo conosciamo: uno dei più travolgenti successi del made in Italy nel mondo. Ad oltre 80 anni dalla sua fondazione è una realtà vitivinicola radicata in utta Italia con una presenza diretta negli Stati Uniti attraverso la controllata Santa Margherita USA, Inc. Un’attenzione spasmodica alla sostenibilità ambientale è l’ultimo elemento attraverso il quale Santa Margherita Gruppo Vinicolo conferma il suo ruolo leader nell’enologia nazionale: dalla completa autosufficienza energetica della sede centrale di Fossalta di Portogruaro alla lotta allo spreco di acqua dolce; dai brevetti depositati sull’imbottigliamento dei vini spumante che abbattono l’utilizzo dei solfiti alle tecniche di campagna che azzerano l’uso di prodotti della chimica di sintesi in oltre il 50% dei vigneti in conduzione ; dall’impegno per la tutela del paesaggio alla riforestazione.

Premio Leonardo International 2017

Toshiaki Higashihara, Presidente e Amministratore Delegato di HITACHI Ltd

Imprenditore giapponese, Toshiaki Higashihara è Presidente e CEO di Hitachi ltd dall’aprile del 2016. Nell’Aprile del 2014 è nominato Presidente e Chief Operating Officer con l’obiettivo di perseguire la continua crescita di Hitachi sui mercati globali con un focus alla Social Innovation, che punta a creare Smart Social Infrastructures basate sulle tecnologie del Controllo e dell’Informazione. Mr. Higashihara inizia la sua carriera in Hitachi nel 1977 come ingegnere delle reti presso Omika Works, nella Hitachi City, l’Headquarter del Gruppo Hitachi. Ricopre incarichi di sempre maggiore responsabilità nell’ambito dei sistemi di Controllo e dell’Informazione e nei sistemi per l’Energia. Nell’aprile 2007 è nominato Vice Presidente, Executive Officer e Chief Operating Officer di Power System Group di Hitachi.

Nell’anno successivo si trasferisce in Germania, come Presidente di Hitachi Power Europe. Nel 2010 è nominato Presidente e Representative Director di Hitachi Plant Technologies, ltd. Nel 2011 è nominato Vice Presidente e Executive Officer di Hitachi. Mr. Higashihara si è laureato in Ingegneria presso la Tokushima University nel 1977, conseguendo nel 1990 il Master of Science in Computer Science alla Boston University. Nel 2015, sotto la guida di Toshiaki Higashihara, Hitachi ha concluso l’operazione di acquisto di AnsaldoBreda e del capitale di maggioranza di Ansaldo STS. Attraverso tali acquisizioni,

Hitachi rafforzerà la sua posizione di mercato nei sistemi di segnalazione e gestione del traffico ferroviario, espandendo le proprie operazioni ed il portafoglio prodotti su scala globale. Oggi, Hitachi rappresenta un affidabile ed innovativo partner per risolvere le sfide sociali attraverso i suoi servizi e le sue soluzioni competitive. L’attività di Toshiaki Higashihara ha contribuito a rafforzare le relazioni economiche e commerciali tra l’Italia ed il Giappone, rappresentando un esempio di come gli investitori esteri possono aiutale le imprese italiane ad accelerare i processi di innovazione.

Premio Leonardo Start up 2016

Panoxyvir – Presidente Giuseppe Poli

Fondata da un team di ricercatori italiani, integrato da esperti nei vari settori della produzione farmaceutica, Panoxyvir ha come progetto innovativo lo sviluppo di un farmaco per la prevenzione e il trattamento delle infezioni da Rhinovirus, altamente diffuse in tutto il mondo. Il Rhinovirus, la principale causa del raffreddore comune, si presenta in più di 150 varianti e, per tale ragione, non si è ancora riusciti a produrre vaccini o farmaci antivirali specifici. E’ quindi urgente disporre di un efficace farmaco anti-Rhinovirus, perché questo virus è frequentissima causa di aggravamento delle patologie respiratorie croniche, quali fibrosi cistica, asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva, che complessivamente rappresentano la terza/quarta causa di morte. Il Team Panoxyvir ha scoperto che alcune molecole che il nostro organismo in condizioni fisiologiche sintetizza a partire dal colesterolo, definite ossisteroli, sono in realtà dotate di una potente attività contro il Rhinovirus, poiché rendono le mucose delle vie respiratorie resistenti all’infezione senza causare effetti tossici. Si tratta di una scoperta rivoluzionaria, che sta ottenendo numerosi premi e riconoscimenti a livello sia nazionale che internazionale. Nel 2017 Panoxyvir ha raggiunto il primo milestone del progetto industriale, avendo sviluppato il metodo di sintesi e una formulazione preliminare della sostanza attiva contro il Rhinovirus e avendone validato il potenziale antivirale su inserti di mucosa nasale umana. Panoxyvir ha acquisito il brevetto italiano nel
2016 e ha esteso la domanda di brevetto a UE, USA, Canada, Australia e Giappone.

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