Edizione 2005

Vincitori Premio Leonardo Qualità Italia  

Carlalberto Corneliani – F.LLI CORNELIANI S.p.A.

Giunta alla terza generazione, la F.lli Corneliani Spa. è una famiglia prima che una salda realtà imprenditoriale. Carlalberto ne assume la giuda insieme al fratello Claudio nel 1958.
Con oltre settant’anni di esperienza nel settore Corneliani si connota come player internazionale per il rigoroso procedere sulle direttrici della tradizione, della qualità e della modernità; valori per i quali è divenuto ed è Brand di riferimento nell’eleganza maschile.
Il forte legame con la città e la cultura della Mantova dei Gonzaga è il fulcro della ricerca di eccellenza che trasferisce nel presente la qualità del passato. Difatti, la salvaguardia delle operazioni di cucito e finitura a mano si coniugano con la tecnologia più sofisticata.
Oramai da anni, la F.lli Corneliani Spa, appoggia, offrendo il proprio contributo l’iniziativa del Comitato Leonardo che attribuisce annualmente premi di laurea a giovani laureati che hanno discusso pregevoli tesi su argomenti rilevanti per il successo del Made in Italy.
Tale impegno mira a tramandare alle nuove generazioni i valori che nel tempo hanno reso grande il Brand Corneliani, nell’ambito dell’eccellenza propria del Made in Italy.
Sotto la guida di Carlaberto Corneliani, insignito della nomina di Cavaliere del Lavoro nel 1991, la mission dell’azienda è stata “essere il brand leader per qualità, stile e ricerca” al fine di crescere nei mercati internazionali. Per avere valenza globale, un enorme impegno si è profuso sulla creatività di collezione, sia in termini di gusto che di prodotti specifici dovuti a condizioni climatiche diverse piuttosto che alla vestibilità.
La F.lli Corneliani Spa con circa 900 dipendenti, ha realizzato nel 2004 99,70 milioni di euro di fatturato: rispetto al 2003 il fatturato in Medio Oriente è triplicato, è aumentato del 30% in Russia, del 28% in USA, del 21% in Gran Bretagna e del 47% in Irlanda.

Domenico De Masi – FONDAZIONE RAVELLO

L’11 di giugno del 2002 il Presidente della Regione Campania, il Sindaco del Comune di Ravello, il Presidente della Provincia di Salerno e il presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, hanno firmato l’atto di costituzione della Fondazione Ravello; contestualmente la Presidenza è stata affidata al sociologo Domenico De Masi.
Scopo della Fondazione è creare, vendere e diffondere un tipo originale di prodotto socio-economico costituito dall'”Italian Way of Life”: un prodotto intangibile, un modello comportamentale ed esistenziale di rara qualità ed elevato valore, essenza del made in Italy e frutto del felice connubio tra un territorio di struggente bellezza ed un patrimonio artistico inestimabile.
Il veicolo prioritario di questo prodotto è il Festival di Ravello: un programma interdisciplinare di oltre cento eventi capace di attrarre turisti da ogni parte del mondo; turisti che a Ravello “acquistano” il prodotto Italian Way of Life sotto forma di arte, paesaggi, concerti, gastronomia e ospitalità e che viene poi esportato e diffuso dai turisti stessi e che diviene propellente del made in Italy nel mondo. Ravello è divenuta negli anni il luogo dove i turisti coniugano tempo libero e cultura, in un’area, quella del Mezzogiorno, dove sta nascendo un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione turistica della natura e della cultura.
Interpretando le mutevoli esigenze dei potenziali fruitori di tali inestimabili beni, la Fondazione Ravello orienta la propria azione secondo precisi criteri operativi, mirando alla creazione di un nuovo concetto di lusso antitetico rispetto all’ostentazione della ricchezza e che contempli il piacere del silenzio, della disponibilità di tempo e di spazio, dell’ambiente creativo, della bellezza.
Nell’edizione 2004 del Festival di Ravello il budget ammontava a 1.920.000 euro (il 65% dei quali dovuto a sponsor privati); gli eventi sono stati 107, gli artisti, provenienti da 21 paesi sono stati 800 per circa 50.000 spettatori. Se si calcola che ogni spettatore del Festival ha speso a Ravello in media 250 euro per vitto ed alloggio, l’incasso complessivo della città ammonta a circa 13 milioni di euro.

Franco Moschini – POLTRONA FRAU

La storia della Poltrona Frau inizia nel 1912 ad opera di Renzo Frau che deposita il Marchio presso la Camera di Commercio di Torino.
Il 1962 è l’anno della svolta: Poltrona Frau viene acquisita dal Gruppo Nazareno Gabrielli, sotto la guida di Franco Moschini inizia il rilancio dell’azienda. La produzione viene trasferita a Tolentino: coniugando una tradizione artigianale nella lavorazione della pelle con l’innovazione stilistica e tecnica di numerosi designers di tutto il mondo, in pochi anni Poltrona Frau raggiunge i vertici mondiali nella produzione di arredi per la casa, l’ufficio, gli spazi pubblici e gli interni di auto e aeromobili di prestigio.
Nel 1990 Franco Moschini, attraverso un’operazione di leverage by out, acquista l’intera proprietà della Poltrona Frau, divenendo il proprietario del più importante gruppo italiano di alta gamma per dimensione, storia e cultura del design.
La nomina di Franco Moschini a Cavaliere del Lavoro, nel 2001, suggella una carriera costellata dai successi e dal crescente riconoscimento della leadership del suo gruppo in ambito internazionale.
A partire dal 2003, con l’ingresso del fondo Charme nel capitale di Poltrona Frau, Franco Moschini assume la carica di Presidente della Poltrona Frau Group.
L’acquisizione, nel 2005, del gruppo Cassina, da parte di Poltrona Frau, ha riportato in Italia la proprietà di uno dei marchi più prestigiosi dell’arredamento.
Sotto la guida di Franco Moschini, oggi Poltrona Frau è leader nel mondo degli imbottiti in pelle, esercita un controllo diretto del ciclo produttivo che realizza interamente in Italia, quasi esclusivamente nell’area di Tolentino e della provincia di Macerata ed è caratterizzata da una presenza capillare nella distribuzione.
Tra i lavori di grande prestigio realizzati dal gruppo figurano: l’Auditorium Parco della Musica di Roma ed il Parlamento Europeo di Strasburgo.
I numeri completano il profilo del gruppo: più di mille dipendenti per un fatturato stimato per il 2005 di 250 milioni di euro, di cui 150 milioni all’estero.

Renzo Rosso – DIESEL S.p.A.

“Diesel non è la mia azienda, è la mia vita” questo il motto di Renzo Rosso, fondatore e Presidente del gruppo di Molvena. Sta sicuramente in questa frase la chiave di uno strepitoso successo che in pochi anni ha reso il marchio Diesel uno tra i più noti al mondo e parte della cultura giovanile internazionale.
Quando Renzo Rosso fondò l’azienda, nel 1978, voleva che il suo diventasse un marchio leader, capace di rischiare e di trovare un suo spazio nel mercato. La strenua ricerca dell’eccellenza ed il coraggioso anticonformismo hanno fatto di Diesel un’azienda innovativa e internazionale che produce jeans, abbigliamento casual e accessori. Un marchio leader nella ricerca di nuovi stili, nella manifattura e nel controllo qualità.
Fin dall’inizio ai creativi fu lasciata la massima libertà di seguire il proprio intuito e la propria inventiva: i metodi di lavoro di questo gruppo sono così poco convenzionali da divenire oggetto d’interesse e di studio da parte di aziende internazionali, società di consulenza e università di tutto il mondo. L’azienda è oggi presente in oltre 80 paesi al mondo, con oltre 5.000 punti vendita e 280 negozi monomarca (180 dei quali è di proprietà e i restanti in partnership con distributori locali).
I risultati dell’anno 2004 hanno premiato il gruppo Diesel: i ricavi consolidati sono infatti ammontati a 1.004,2 milioni di Euro, con un incremento del 27,5% rispetto ai 788 milioni dell’esercizio precedente.
Il margine operativo lordo si è attestato a 264,9 milioni di Euro, in aumento del 53% rispetto al 2003. Gli investimenti effettuati dal Gruppo nel 2004 sono stati molto significativi (90,8 milioni).
Al 31 dicembre 2004 al Gruppo appartenevano 173 negozi a gestione diretta, di cui 21 aperti nel corso dell’esercizio, mentre i dipendenti sono passati dai 2.561 del 2003 ai 3.348 del 2004.

 

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