L’apertura del Capitale delle Imprese Italiane a Investitori Internazionali

Ricerche   05 Gennaio 2017

Lo studio realizzato da KPMG Avisory per conto di Comitato Leonardo ha evidenziato che nell’ultimo biennio vi è stata una ripresa dei flussi di operazioni di M&A verso le imprese italiane grazie numerosi fattori, tra i quali il rafforzamento dei mercati finanziari, la disponibilità di capitali in alcune economie emergenti e il miglioramento del clima di fiducia verso il nostro Paese.

Si evidenzia una crescita delle operazioni di M&A Estero su Italia pari a +16,5% negli ultimi 5 anni, con un incremento dei controvalori dei deal nello stesso periodo pari a +15,5%, soprattutto nel settore middle market.

Nel 2015, la contribuzione delle operazioni di Merger and Acquisition Estero su Italia relativa al mercato italiano è stata pari, in valore, al 57% per complessivi 32,1 miliardi di euro con complessivi 56,4 miliardi in operazioni che hanno interessato il mercato italiano.

Dalla ricerca KPMG emerge che le operazioni di M&A hanno quasi sempre effetti positivi sulle imprese acquisite, sia sotto l’aspetto economico, sia su quello dimensionale, sia infine su quello della produttività.

Vengono attivati processi virtuosi che spesso trasformano “family business” in imprese globali, aumentandone la patrimonializzazione, la proiezione internazionale e la capacità operativa, senza perdere l’identità di marca (l’effetto “Made in Italy”).

Il cambiamento della figura dello stakeholder, con l’ingresso di nuovi investitori internazionali, apporta inoltre non solo nuovi capitali, ma anche nuove capacità manageriali e governance più efficaci nella gestione d’impresa.

 

 

 

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