A Benito Nonino

News   12 Luglio 2024

Addio a Benito Nonino, l’uomo che ha reso nobile quello che veniva considerato il distillato dei poveri: la grappa.

La storia di Benito, nato nel 1934, è lunga e bella, come quella della grande Famiglia Nonino e della loro azienda, associata al Comitato Leonardo da oltre 10 anni.

Benito Nonino rappresentava la quarta generazione di distillatori, dopo il bisnonno Orazio, fondatore dell’azienda nel 1897, il nonno Luigi e il padre Antonio, da cui raccolse, fin da bambino, la passione per la distillazione.

Rimase orfano di padre durante la Seconda Guerra Mondiale e fu proprio sua madre Silvia, rimasta vedova, a portare avanti quella piccola azienda friulana, diventando la prima donna a capo di una distilleria.

Nel 1954 fu di Benito, immerso nell’attività di famiglia, l’idea della prima cantina d’invecchiamento della grappa.

Benito prese poi il testimone dell’Azienda insieme a Giannola, sposata nel 1962. Il primo dicembre 1973, Benito e Giannola iniziarono la loro grande avventura, distillando separatamente in 5 damigiane le vinacce di Picolit, il vitigno a bacca bianca, autoctono del Friuli.

Sono le prime gocce di quella che diventerà una delle grappe più pregiate al mondo e distillato ambitissimo dagli appassionati.

Due anni dopo, i coniugi Nonino diedero vita all’omonimo Premio, riconoscimento in ambito culturale, letterario ed enogastronomico, che ha come scopo quello di valorizzare la civiltà contadina e preservare così la biodiversità del territorio. Negli anni, il Premio è stato assegnato ad almeno cinque scrittori che poi hanno ricevuto il Nobel.

Benito, ultimo maschio dei Nonino, lascia la sua amata azienda nelle ottime mani della moglie Giannola, delle figlie Cristina, Antonella ed Elisabetta, e della nipote Francesca.

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