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Emilia Romagna: riscoprire la manifattura per dare nuovo slancio all’economia

Comunicati Stampa   23 Novembre 2012

All’incontro “Ricerca, innovazione, sostenibilità: come uscire dalla crisi” organizzato dal Comitato Leonardo si è discusso dei processi di crescita e internazionalizzazione

Sassuolo, 22 novembre 2012 – Ricerca, Innovazione e Sviluppo: la sola formula che può valorizzare e rilanciare la “manifattura”. È questo il filo conduttore del VII Incontro con il Territorio dal titolo “Ricerca, innovazione, sostenibilità: come uscire dalla crisi” organizzato dal Comitato Leonardo in collaborazione con Kerakoll – “The GreenBuilding company” nel nuovissimo GreenLab, avveniristico Centro Ricerche

progettato e costruito a basso impatto ambientale e realizzato esclusivamente con materiali naturali. All’appuntamento hanno partecipato Luisa Todini, Presidente del Comitato Leonardo, Gian Luca Sghedoni, A.D. Kerakoll, Patrizio Bianchi, Assessore alla scuola della Regione Emilia Romagna e Pietro Ferrari, Presidente di Confindustria Modena. Il Professor Franco Mosconi dell’Università di Parma ha presentato una relazione nella quale ha evidenziato come, a fronte di una “Terza rivoluzione industriale”, Regioni come l’Emilia Romagna, forti di un tessuto industriale sano, debbano recuperare la propria storica forza e base manifatturiera (l’Italia resta non a caso il secondo paese manifatturiero in Europa) tramite forti investimenti in conoscenza, R&S, capitale umano e nuove tecnologie.

Gli spunti forniti dal Prof. Mosconi hanno animato il dibattito della successiva tavola rotonda, cui sono intervenuti Vincenzo Cremonini (Gruppo Cremonini), Giorgio Ferrari (Industria 62), Claudio Lucchese (Florim Ceramiche), Gian Luca Sghedoni (Kerakoll). Inoltre, ha partecipato quale testimone dell’eccellenza culinaria italiana, lo Chef Massimo Bottura.

In particolare, sono stati evidenziati come principali punti migliorativi l’esigenza da parte di molte PMI di attuare una profonda riorganizzazione interna (passaggio da aziende a gestione familiare a gestione manageriale), una riorganizzazione industriale (adozione di nuove tecnologie e nuovi processi di prodotto), un collegamento a rete con imprese complementari ed un collegamento con centri di ricerca e università d’eccellenza. Da questo può derivare un ulteriore impulso al commercio estero che, per l’Emilia Romagna, rimane una componente essenziale della crescita economica con 48 miliardi di euro di export a fronte di 30 miliardi di importazioni, con un surplus di oltre 18 miliardi di euro.

Al termine del convegno è stata firmata una lettera d’intenti tra il Comitato Leonardo e l’Università di Modena e Reggio, con la quale il Comitato si è impegnato a concedere 5 borse di studio ad altrettanti studenti residenti nelle Province colpite dal sisma del 2011, che avranno presentato una tesi di laurea particolarmente meritevole nel campo del Made in Italy e dell’internazionalizzazione d’impresa.

“Dobbiamo incrementare la competitività attraverso l’innovazione, la ricerca, l’adozione di più efficaci strategie di marketing per promuovere il Made in Italy, le idee ed il talento italiano. In tal senso, il Kerakoll GreenLab rappresenta un esempio eccellente di come operare. Va inoltre aumentato l’investimento in formazione attraverso un più stretto legame tra scuola, università ed impresa. Infine, è essenziale incoraggiare l’attrazione degli investimenti dall’estero che va stimolata mediante una riduzione di tutte le barriere: burocrazia, tempi della giustizia, fiscalità, liberalizzazioni mancate e scarse infrastrutture” ha commentato il Presidente del Comitato Leonardo, Luisa Todini.

In Kerakoll siamo convinti che la green economy possa e debba essere un’opportunità per le aziende italiane di un vero rinnovamento del Made in Italy , per intercettare per primi nuovi bisogni e nuovi stili di vita e tornare ad essere protagonisti nella competizione globale che va affrontata con coraggio, idee e una visione rinnovata. L’imprenditore deve stimolare il cambiamento investendo in Ricerca e Innovazione, non solo di prodotto e di processo, ma anche nella ricerca dei migliori giovani talenti perché il vero valore di un’azienda si misura dal valore delle donne e degli uomini che la compongonoha commentato l’AD di Kerakoll Spa, Gian Luca Sghedoni.

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